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| il decreto legge numero 262 del 2006 su «Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria», approvato definitivamente il 23 novembre 2006, attribuisce agli esattori libero accesso all’anagrafe dei conti correnti senza il controllo dell’autorità giudiziaria. Non a caso, con l’introduzione dell’anagrafe fiscale on-line voluta dal duo Visco-Bersani, lo Stato esattore ha accesso a tutti i conti correnti delle persone fisiche e giuridiche, consentendogli non solo di mandare al contribuente cartelle esattoriali insindacabili, ma altresì di procedere automaticamente all’esproprio diretto e immediato sul conto corrente del malcapitato contribuente. Il bello è che il cittadino, caduto nelle grinfie del grande vampiro fiscale, non ha possibilità di difendersi sia nella fase dell’accertamento e tanto meno in quella successiva dell’escussione dell’equivalente di ciò che, nel nostro diritto privato, è oggetto del noto pignoramento a garanzia di somme di denaro dovute a terzi. Proprio in quest’ultimo frangente opera la garanzia a tutela del creditore nel rapporto tra privati, con l’intervento del giudice dell’esecuzione a tutela dei diritti rivendicati dai creditori. Con l’entrata in vigore del nuovo decreto legge nessuna difesa può essere approntata mettendo, di fatto, il contribuente in una posizione di obbligata acquiescenza.
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