CITAZIONE (bymax @ 12/5/2007, 23:35)
Già cosa fare?
Questo è il sito dove trovate i moduli per la scelta:
http://www.tfr.gov.it/tfr/Se non fate la scelta il vostro tfr finirà automaticamente nei Fondi di categoria
Se scegliete di lasciare i soldi in gestione alla ditta allora in futuro potrete in qualsiasi momento decidere di aderire ai fondi.
Se aderite ai fondi volontariamente o non facendo la scelta (silenzio assenso) non potrete più tornare indietro (così mi hanno spiegato)
Dunque, dopo essermi spulciato alcune centinaia di pagine, tra gazzette ufficiali, regolamenti del fondo di categoria, regolamenti di fondi pensionistici aperti, pip (piani individuali pensionistici) assicurativi etc etc
Sono giunto alle seguenti conclusioni:
- le tabelle di conversione attuarie sulla speranza di vita (in base alle quali si calcolano gli importi che vengono liquidati mensilmente) verranno riviste, in peggio, checchè ne dicano i sindacati, altrimenti l'inps cola a picco
- quindi, supponendo che, effettivamente la mia pensione, possa aggirarsi sul 70% dello stipendio e, utilizzando le tabelle attuarie
http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=98181 (gli esempi sono calcolati su un capitale di 100.000 € ) (se non sbaglio, quelle sono le percentuali per gli uomini, per le donne sono più basse di circa 1 punto percentuale)
- visto il tempo che mi rimane prima della pensione e lo stipendio percepito, devo comunque buttarmi su fondi con profili di rischio elevati (azionarii puri) (per calcolare:
http://www.tuapensione.it/TFR_SoftwareCalcolo.html )
- i fondi negoziali attuali, anche quelli con più linee di investimento, rendono decisamente poco
- i fondi aperti, i pip etc etc anche quelli con un profilo di rischio elevato, hanno spese di gestione tali da renderli poco convenienti, inolte, a dispetto del profilo di rischio, non rendono quanto dovrebbero
Conclusione ?
Io dichiarerò che voglio che il tfr resti in azienda (anche se è una azienda piccola, meno di 50 dipendenti, la dichiarazione deve essere comunque fatta), poi, passato il periodo di "assalto alla diligenza", vedrò come si mettono le cose, sopratutto, come cambierà l'ambiente nei prossimi 2 anni, periodo in cui dovrebbe iniziare la reale concorrenza tra i prodotti integrativi (adesso chi glielo fà fare ??? tanto tutti sono "costretti" a finire sui fondi pensione )
Poi, sceglierò il fondo con profilo di rischio che più si avvicina alle mie necessità, ne sorveglierò l'andamento anno dopo anno e, alla fine, prima di andare in pensione, cercherò di portare il capitale, sul fondo che mi garantirà le migliori condizioni di erogazione della pensione (leggere migliori percentuali di conversione e, minori costi)
Odisseo
p.s.
Se volete sbizzarrirvi:
calcolo dello stipendio futuro:
prendete il vostro stipendio attuale lordo, aggiungetevi la rivalutazione annuale (per esempio il 2%) e, ottenete lo stipendio annuale che dovreste percepire il prossimo anno
Prendete lo stipendio del prossimo anno, ripetete il calcolo e otterrete lo stipendio che dovreste percepire tra due anni
etc etc etc....
calcolo della pensione teorica = percentuale prevista (nel mio caso il 70%) x ultimo stipendio che percepirete prima della pensione
integrazione prevedibile = ultimo stipendio annuale - pensione teorica
importo a integrazione in base alle tabelle attuarie attuali
http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=98181integrazione : percentuale rendita iniziale x capitale / 100
(esempio 5,7167 x 100000 / 100 = 5716,7 € all'anno)
capitale necessario, in base alla integrazione richiesta
capitale = integrazione x 100 / percentuale rendita iniziale
(esempio 500 € al mese ----> 6000 € all'anno ---> 6000 x 100 / 5,7167 = 104955 €)
CITAZIONE
ATTENZIONE, queste sono mie riflessioni, sulla mia personale situazione previdenziale (che non ho volutamente specificato), non voglio in alcun modo influenzare le vostre decisioni che, dovrete prendere in autonomia e basandovi sulle vs. idee/opinioni/propensione al rischio/situazione previdenziale
