Tecnica del Dolore, Aumento-Spostamento-Eradicazione

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 14/8/2008, 12:17

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
16,421

Status:


Ne parlai in un forum che voi non conoscete, mi viene chiesto di parlarne nuovamente.

Lunga sarebbe la descrizione del perchè del Dolore e dei motivi del Dolore.

Comunque sia. Il dolore non è una punizione divina, Dio non c'entra proprio nulla, non è un destino fatale, inevitabile, non è Karma, non è cosa a cui non si possa sfuggire.
L'Ottuplice Sentiero del pensiero Buddhista prevede la Liberazione dal Dolore.

Il dolore è psichico, può anche appartenere all'anima, ma non allo Spirito nè tantomeno a Dio. Perchè esso sia è necessario che esista un complesso psichico ed è necessario che in esso complesso siano inserite sovrastrutture.

Il dolore di cui mi è stato chiesto di parlare viene a noi nell'illusione del lutto, della separazione, della rottura, della chiusura, della non corresponsione e corrispondenza. Il Dolore viene, illusorio ma triste e grave, nella sovrastruttura del desiderio le cui ramificazioni si estendono al senso di possesso che genera gelosia, invidia, frustrazione, senso di impotenza, complessi di inferiorità, che possono tramutarsi in ira, odio, desiderio di "vendetta".

Così come più volte scritto, è necessario lavorare sulle sovrastrutture, che sono essenzialmente psichiche.

Molto legate al primo chakra e quasi altrettanto al secondo chakra, esse prevedono anche il meccanismo di paura e di fuga.


In pratica, è tutto un errore. Un errore a cui è bene porre rimedio. Subito, non dopo, non poi.

Non è una tecnica priva di pericoli, prestate attenzione se vi accingerete a praticarla.


*Respirate a fondo.

*Evocate in voi l'evento o gli eventi che vi provocano il dolore.

*Respirando molto velocemente portate alla coscienza, al conscio, tutto il dolore che potete provare, metteteci l'odio, l'ira, il desiderio di vendetta, metteteci sangue, sudore e lacrime :woot:

*Concentrate poi in un punto davanti a voi tutti questo complesso di sentimenti, sensi, istinti, visualizzateli proprio davanti a voi all'interno di una sfera di colore bianco che li racchiuderà.

*Concentrate all'interno della sfera il dolore, tutto il dolore possibile, finchè il sangue non scorrerà veloce, il cuore parrà voler scoppiare, le tempie pulseranno e la testa rimbomberà come un tuono.

*A quel punto, pian piano, riprendete un respiro lento e profondo, cominciate a "stringere" la sfera, a comprimerla, fino a renderla sempre più piccola, finchè essa scomparirà con tutto il suo carico di Dolore e di Violenza.


Il Dolore, che procurate agli altri e a voi stessi, è Violenza, non importa quale forma assuma e quale maschera indossi, è Violenza.



-La tecnica proseguirà, se e quando necessario.








Ma, si potrebbe obiettare, una persona che non soffre non è solo una persona egoista?

No, persona egoista è chi fà soffrire l'altrui persona, soprattutto quando è conscia di farlo.
 
Top
odisseo
view post Posted on 14/8/2008, 16:56




il rischio consiste nel fatto che se non funge, per un qualsiasi motivo, si sarà solo riusciti a rendere più vivo e presente il dolore, giusto ??

In tal caso, avrei una metodica alternativa

State male e qualche dolore vi perseguita ???
(inizio della tecnica)
Ok, fate qualcosa d'altro rispetto a quello che state facendo
(fine della tecnica)

Odisseo
 
Top
bymax
view post Posted on 14/8/2008, 21:02




E invece secondo me è l'esatto contrario

Il dolore esiste perchè ci si rifiuta di affrontare qualcosa

Rimandando non si fa altro che peggiorare le cose

E' vero che però in certi casi non si è pronti ad affrontare determinate cose e/o magari si vuol prendere tempo per 'ricaricarsi', però questo non deve diventare una scusa per restare a 'crogiolarsi' nel proprio dolore

Il dolore diventa più forte proprio quando si cerca di liberarsi di esso

Ho notato anche che problemi al primo chakra si ripercuotono sul secondo e dei problemi del settimo sono interconnessi con il primo, risulta anche a voi?
 
Top
view post Posted on 15/8/2008, 00:05

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
16,421

Status:


Quello dei chakra possiamo considerarlo come un sistema, un apparato, volendo, e chiaramente quando un ingranaggio del sistema non funziona a dovere tutto l'apparato ne risente.



Il messaggio di Odisseo può apparire semplice o semplicistico, in realtà, analizzato, presenta comunque una radice di profonda verità, cioè a dire che spesso il dolore esiste proprio perchè si sta facendo quel che non si deve e non si sta facendo quel che si dovrebbe, non si è cioè sul proprio percorso, sulla propria via. Fare altro da ciò che si sta facendo potrebbe portare ad annullare il dolore, trovando una più giusta via e più sana dimensione.



Il rischio della tecnica, nel "saturarsi" di dolore, è quello di non riuscire a reggerlo, d'altra parte la saturazione ha lo scopo di far reagire l'immunità psichica, per riuscire ad eradicare il virus del dolore. Vi è anche da dire che l'organismo possiede sue proprie capacità di reazione e dovrebbe essere in grado di frenare e fermarsi quando si accorge di non essere in grado di sostenere la portata del dolore. Dico dovrebbe perchè non sempre ne è in grado.
 
Top
odisseo
view post Posted on 15/8/2008, 17:26




insomma, una cosa sul genere:

"ok, ho sofferto a sufficienza, ora basta" ????

come scrivi, però, se il meccanismo di reazione non scatta, sono cavoli acidi

Odisseo
 
Top
view post Posted on 16/8/2008, 17:28

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
16,421

Status:


Si, si può raggiungere il grado di saturazione necessaria a porre in atto il: Ora basta!
Non solo a parole. Succede, si attua, così, in quel che pare essere una decisione assunta in una frazione di secondo.



E' un meccanismo di paura? Di fuga? Di egoismo?

No, è un meccanismo di riacquisita sanità mentale.
 
Top
view post Posted on 19/8/2008, 00:49

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
16,421

Status:


Spostare se stessi dal gioco delle possessività, dell'attaccamento, del desiderio non diretto ai propri veri bisogni.
Spostare se stessi dall'emotività.

 
Top
view post Posted on 20/9/2008, 23:29

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
16,421

Status:


Il Nobile Ottuplice Cammino

Omissis.........

E quale è, o monaci, la Nobile Verità del Cammino che conduce alla Cessazione della Sofferenza?

Essa è il Nobile Ottuplice Cammino, cioè Retta Comprensione, Retto Pensiero, Retta Parola, Retta Azione, Retta Vita, Retto Sforzo, Retta Attenzione, Retta Meditazione.

E cosa è, o monaci, la Retta Comprensione? Comprendere la sofferenza, comprendere l'origine della sofferenza, comprendere la cessazione della sofferenza, comprendere il cammino che conduce alla cessazione della sofferenza: questa è la Retta Comprensione.

E cosa è il Retto Pensiero? Pensieri liberi da bramosie, pensieri liberi da malevolenza, pensieri liberi da crudeltà: questo è il Retto Pensiero.

E che cosa è la Retta Parola? Astenersi dal mentire, dal calunniare, dal parlare aspramente, dal parlare di cose futili: questa è la Retta Parola.

E cosa è la Retta Azione? Astenersi dal togliere la vita, astenersi dal prendere ciò che non ci vien dato, astenersi da eccessi sensuali: questa è la Retta Azione.

E cosa è la Retta Vita? Quando il discepolo abbandona un modo di guadagnarsi la vita che non è confacente e ottiene sostentamento in modo confacente e corretto: questa è la Retta Vita.

E cosa è il Retto Sforzo? Qui un monaco avanza il desiderio, fa uno sforzo, comincia una lotta, applica la mente, obbliga la mente ad impedire il sorgere di cattive e malsane condizioni non ancora sorte. In quanto alle cattive e malsane condizioni che erano già sorte, egli mette tutto l'impegno per distruggerle. Per le condizioni buone e profittevoli che non sono ancora sorte, egli pone intenso desiderio affinché sorgano. Per le condizioni profittevoli che sono già sorte egli pone desiderio, fa uno sforzo, comincia una lotta, applica la mente, obbliga lo sua mente per la loro continuazione, per non trascurarle, per aumentarle, per coltivarle, per portarle a maturazione. Questo è il Retto Sforzo.

E che cosa è lo Retta Attenzione? Qui il monaco dimora praticando lo contemplazione del corpo nel corpo - praticando la contemplazione delle sensazioni nelle sensazioni - praticando la contemplazione della mente nella mente - praticando la contemplazione delle formazioni mentali nelle formazioni mentali, ardentemente, comprendendo chiaramente e attentamente, dopo aver superato le bramosie e le ambizioni del mondo: questa è la retta Attenzione.

E che cosa è la Retta Meditazione? Qui un monaco distaccato dalle cose sensibili, distaccato dalle cose malsane, entra nel primo assorbimento (Jhana), nato da distacco, accompagnato da concetti pensiero e da pensieri discorsivi e si riempie di rapimento e di gioia. Dopo aver superato i pensieri concettuali e discorsivi, guadagnando tranquillità interiore e unificazione della mente egli entra in un secondo assorbimento libero da pensieri, nato da Concentrazione e si riempie di rapimento e di gioia. Dopo aver eliminato lo stato di rapimento, egli dimora equanime, attento, chiaramente cosciente ed esperimenta personalmente quella sensazione di cui i saggi dicono «Felice è l'uomo equanime ed attento »; questo è il terzo assorbimento. Infine abbandonando la gioia e il dolore, e superando le condizioni anteriori di felicità e di afflizione, egli entra in una condizione al di là della gioia e del dolore, nel quarto assorbimento che è purificato dalla equanimità e dalla attenzione. Questa è lo Retta Meditazione.

Questo, o monaci, è il Nobile Cammino che conduce alla Cessazione della Sofferenza.
 
Top
view post Posted on 12/12/2008, 23:02

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
16,421

Status:



E ti prenderò e ti formerò, ti massacrerò e ti scannerò, ti farò a pezzi, ti sbriciolerò e ti incenerirò, ti strapperò il fegato e il cuore e me li mangerò, crudi, senza pena e senza pietà, ti polverizzerò, finchè non si sarà risolto il problema e non avrai ottenuto guarigione, e lo farò dovesse costarmi la vita o dovesse costare la tua vita!


Questa era la promessa, questo è ciò che sarà.


*Anche questo fà parte della Tecnica del Dolore.
 
Top
view post Posted on 12/12/2008, 23:28

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
16,421

Status:




Se siete "gnucchi e zucchi" e l'unico modo di consapevolizzarvi è per voi passare attraverso dolori più o meno forti, allora avrete il Dolore, quello forte, quello vero, quello difficile da superare. Non avrete vie di fuga, non vi saranno vie di fuga, proverete a fuggire e a giustificare mille modi e mille vie, ma non passerà molto tempo e sbatterete contro il muro del Dolore, quello vero, quello difficile da superare.

Lì, davanti al muro che inevitabile vi si presenterà (inutile fuggire), resterà la scelta.

Guarire, dentro e fuori, è una Scelta. Morire, fisicamente o interiormente, è l'alternativa.

Se sceglierete di morire, dentro o fuori, fisicamente o interiormente, sarete costretti a rinascere per cercare la guarigione.

Non esiste via di fuga.
 
Top
view post Posted on 13/12/2008, 16:44

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
16,421

Status:


E' bene spiegare che quando affermo che occorre slegarsi, svincolarsi, emanciparsi dalla emotiovità umana intendo soprattutto quella emotività di tipo distruttivo che comprende la paura, l'odio, l'ira, l'eccesso di critica, l'invidia, la gelosia, in pratica da quella parte che comprende la violenza in ogni sua forma, di ogni ordine e grado.

Non intendo lo svincolarsi da emozioni umane come può essere l'amore, il buon sentimento, l'amicizia, la dignità e l'onore, pur con tutti i limiti del caso.

Un essere umano privo di qualsiasi emozione potrà passare poco al suo spirito, al Sè, per questo motivo mi concentrerei sulla causa, sulle radici dei sentimenti violenti, cercando di eradicarle.

Svincolarsi dalla emotività di tipo distruttivo, di tipo violento, significa anche abbattere una buona parte della sovrastruttura deleteria e invasiva, pervasiva, che rende la vita poco degna di essere vissuta. E' la peggiore delle droghe, la parte "nera" della emotività umana.
 
Top
odisseo
view post Posted on 13/12/2008, 20:14




behhhh

un buddha non può essere un pezzo di legno

Odisseo


 
Top
bymax
view post Posted on 13/12/2008, 21:30




CITAZIONE (oro @ 13/12/2008, 16:44)
Un essere umano privo di qualsiasi emozione potrà passare poco al suo spirito, al Sè, per questo motivo mi concentrerei sulla causa, sulle radici dei sentimenti violenti, cercando di eradicarle.

Svincolarsi dalla emotività di tipo distruttivo, di tipo violento, significa anche abbattere una buona parte della sovrastruttura deleteria e invasiva, pervasiva, che rende la vita poco degna di essere vissuta. E' la peggiore delle droghe, la parte "nera" della emotività umana.

Penso che sia impossibile eradicarle

E' possibile però comprenderle e poi non esserne più schiavi
 
Top
view post Posted on 14/12/2008, 00:38

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
16,421

Status:


No, infatti il Buddha non era privo di sentimenti, lo stesso Cristo era pervaso anzi era un essere che rappresentava la Legge di Amore e nella sua umanità non mancava di indirizzare critiche aspre e dure quando necessarie.

Queste persone, questi esseri, il Cristo in primo luogo, erano pieni di un sentimento che travalica i confini dell'umanità per sfociare nel sentimento divino, di enorme portata.

L'essere umano non può comprendere la portata reale di tali condizioni dell'essere.

Edited by oro - 14/12/2008, 01:02
 
Top
view post Posted on 1/1/2009, 19:25

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
16,421

Status:


Io lo sogno spesso, ogni giorno, un mondo senza dolore, anche se so che esso è funzionale all'evoluzione, lo so sulla mia pelle, avendo vissuto numerose esperienze di dolore, fisico, mentale, organico, corporeo, psichico, numerose alcune delle quali devastanti, terribili, atroci, avendo scelto io stesso, probabilmente, tale via, per crescere ed evolvere possibilmente. Ma lo sogno, sto mondo privo di dolori atroci e di sofferenze inaudite, ogni giorno, e amo il mio sogno, e lo metto nelle braccia di Dio.

Le mie esperienze di dolore le ho comprese, molte ancor prima che avessero a manifestarsi, le percepii, le riconobbi. Credo però vi siano altri modi, credo che vi sia il modo per evolvere anche senza doversi annichilire nel dolore. So che è possibile.
 
Top
36 replies since 14/8/2008, 12:14   539 views
  Share