Guarire la Mente

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oro
view post Posted on 26/7/2008, 11:54 by: oro

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Qualunque cosa sia presente nel passato, qualsiasi esso sia, deve essere visto come il modo per esperire e per conoscere se stessi, qualsiasi siano state le manifestazioni, gli atti, i fatti, sono appartenuti al passato.

Indipendenza mentale significa anche slegarsi dai giudizi sia propri che altrui e procedere nella propria esperienza, che non č mai da meno di quella altrui.

La barriera del senso di colpa, del complesso di inferioritą, della disistima, della scarsa fiducia in sč, deve essere abbattuta.

Non esiste essere umano che non sia pieno di colpe nel passato, in questa o in vite precedenti, non esiste.


Acquisita una nuova consapevolezza e con miglior coscienza, si puņ partire dal presente per costruire il futuro.



Se il termine di paragone, se il metro di giudizio, se il discernimento, č affidato alle norme e regole sociali, politiche, religiose, si sta viaggiando su un treno che percorre i binari della morte.


Se il termine di paragone, il metro di giudizio, il discernimento, č inserito nel contesto della conoscenza di sč, dell'esperienza di sč e di ciņ che č al di fuori di sč, il treno percorre binari di vita.


La scelta č tra la morte e la vita. Ognuno opera la sua scelta.



Cosa ve ne fate mai di una vita (apparente), di una parvenza di vita, di un relitto di vita, di una non-vita al servizio del mondo?

Meglio piuttosto, allora, non essere mai nati!




Ma l'essere umano č astuto, oh com'č astuto, e vuole per gli altri tutte quelle regole che vorrebbe non valessero per se stesso, cosģ si crea da sč l'inferno in terra, per poi accusare l'altrui operato, per poi addurre continue e meschine giustificazioni, per poi vivere di lamento e di pianto, per poi sempre fare la vittima.

Furbo, l'essere umano!



L'essere umano si crea il suo inferno, la sua malattia, ognuno per se stesso, e vorrebbe fossero gli altri a guarirlo, e si arrabbia e odia se gli altri non gli trovano il rimedio e la cura e la guarigione.

La bolgia egoica in cui l'essere umano si infila, si strozza, si strangola e si impicca, annegga, affoga, ogni giorno della sua vita lo passa a creare il suo inferno, fą tutto da solo, ma non vuole rendersene conto perchč, nella sua arroganza e presunzione, nella sua vanitą, nel suo delirio narcisistico, ritiene di aver fatto cose buone e giuste ed accusa il mondo intero di non essere un mondo "buono e onesto".




Uscire, da questo sistema di giudizio e di autogiudizio, uscire anche dall'arroganza di pensarsi vittime, perchč di arroganza si tratta, di mal comprensione, di non conoscenza dei meccanismi della vita, delle leggi di causa e di effetto, uscire da questi binari di morte č d'obbligo, se si vuole guarire, ed č inoltre possibile farlo.




Ribadisco, qualunque sia la condizione di partenza, qualunque sia stato il passato, qualunque sia il presente:


I referenti certi per ogni essere umano sono: le amicizie, i buoni rapporti interpersonali, le relazioni d'amore, il lavoro quindi l'indipendenza economica, l'indipendenza mentale per poter fare le scelte legate ai bisogni personali e non alla volontą altrui (compresa la rete familiare).
In caso, in ogni caso, di problemi gravi, occorre l'assistenza di uno psichiatra (anche analista) che possa aiutare nelle scelte opportune supportando con la dovuta terapia farmacologica, che spesso č fondamentale.

 
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