Psoriasi !!!, Esisteà mai una cura !!

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^Isla^
view post Posted on 1/8/2007, 10:28




Psoriasi da circa 28 anni (insorta a meno di un anno di età), l'ho vista sparire di rado. Usando per anni pomate al cortisone, è scomparsa da alcune zone (torace, braccia) per concentrarsi in altre (gambe). L'ho vista di rado attenuarsi, risolversi, almeno in apparenza, completamente solo poche volte ( un paio): in seguito a varicella (forse per la dieta striminzita?), salvo comparire alcuni giorni dopo; e una settimana fa, quando intossicata da eccessi alimentari e presa dall'arsura per un paio di giorni ho bevuto solamente ( acqua e succhi di frutta). Non ricordo esattamente però se si è attenuata prima o dopo che crollassi :unsure: . "Prima" avevo ingerito molto pesce, carne, fegato, burro, latticini e latte intero e frutta e riso, quando di solito assumo latte scremato, poca pasta a pranzo, un secondo con verdura a cena e frutta quasi mai.

Verso i 20 anni m'è comparsa l'artrite, prima tenuta a bada con l'antinfiammatorio poi con l'olio di pesce, con rare ricadute.
 
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Web75Comeback
view post Posted on 2/8/2007, 18:46




Ho trovato delle indicazioni particolari che vorrei rimmettere all'attenzione di ORO:
CITAZIONE
Si parte a quanto pare dall'indicazione che si tratti di una disfunzione del fegato, e si consiglia di affiancare alla fitoterapia una severa dieta appunto per il fegato, quindi da evitare alimenti del tipo:
insaccati (fatta eccezione per i salumi dietetici), prosciutto e carne di maiale in genere come anche le minestre cotte con essa, tutti i tipi di acidi come aceto, mosto, vino, limoni, arance, pompelmi, bacche e loro succhi, compresi i ribes neri, mele crude, caffè, cioccolata, cacao e miele poichè producono acidi che il fegato non sopporta. Inoltre occorre rinunciare anche a qualunque tipo di pesce in scatola, pesce affumicato, carne in scatola, legumi quali piselli, fagioli, lenticchie ed infine ogni tipo di alcool. Sono permessi tutti i cibi al latte, il latte stesso ed i suoi derivati; le insalate debbono essere condite con crema di latte acida; è raccomandata la carne leggera quale vitella, il pollo, la carne lessa di manzo, la cacciagione, il pesce fresco e surgelato, le verdure leggere e, giornalmente in sostituzione della frutta fresca, molte mele cotte.

in più si indica una tisana cosi composta:
20g di fumaria
10g di corteccia di rovere
50g di ortica
30g di calendula
30g di celidonia
40g di olmaria
20g di buccia di noce
30g di corteccia di salice
30g di veronica
20g di achillea
Mescolare bene il tutto; per ogni tazza sbollentarne un cucchiaio da dessert colmo e lasciare riposare per tre minuti.Per quanto possibile si raccomanda l'uso di erbe fresche. Di tale tisana se ne sorseggiano da uno e mezzo a due litri al giorno.Ogni sorso viene assorbito e trasformato immediatamente dall'organismo.
 
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view post Posted on 2/8/2007, 19:09

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A parte i termini poco tecnici utilizzati la tisana si può usare, mi sembra indicata.
 
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Web75Comeback
view post Posted on 28/2/2008, 12:46




A oggi posso dire di essere riuscito ad eliminare la maggior parte di macchie sulla pelle, per diminuire e tenere sotto stretto controllo la patologia, ho seguito i consigli di ORO, e posso affermare con molto piacere che hanno portato i loro buoni frutti. ^_^ Grazie ORO

Questo è quello che ho fatto in questo periodo:
1° ho eliminato le carni rosse dalla dieta, latticini, formaggi e insaccati;
2° ho arricchito l'assunzione di vegetali e frutta, evitando di assumere melanzane, limoni, arance, mandarini, pompelmi;
3° ho cercato di bere almeno 1litro e mezzo di acqua al giorno, visto che non ne bevevo molta;
4° ho iniziato ad assumere dopo i pasti delle perle di omega 3, (olio di pesce);
5° ho cercato di eliminare gli alcolici, se non altro gli ho ridotti notevolmente;
6° ho cercato di fare piu attivita fisica possibile;
7° ho cercato di regolare in maniera migliore le ore di sonno, evitando gli spuntini notturni;
8° ho dedicato una parte della serata alla meditazione;
9° ho provato ma non sono ancora riuscito a smettere di fumare.

Risultato finale, con l'aiuto di alcune creme cortisoniche le macchie cosi come anche i dolori sono quasi scomparsi del tutto, non è ancora finita... ma piano piano rispettando un pò di più queste poche regole sono convinto che non avrò più di che preoccuparmi.
questo è tutto per il momento...
Ciao
 
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view post Posted on 28/2/2008, 12:58

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Devi anche eliminare i cereali comuni, assumi Miglio, Quinoa, Amaranto.
 
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Web75Comeback
view post Posted on 28/2/2008, 13:05




giusto dimenticavo, pane e pasta pure quelli gli ho eliminati, mi sembrava di aver dimenticato qualcosa :P CAvolo i più importanti!!
grazie Doc provvederò ad integrare con Miglio, Quinoa ed Amaranto.

Chiedo scusa per la dimenticanza!!! ^_^
 
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view post Posted on 28/2/2008, 13:14

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Mangia un pò di legumi, senza esagerare.

Poi, 3 giorni di Vermox dovrebbero andar bene, 2 compresse da 100 mg la sera, da ripetersi dopo 3 settimane circa. Possibilità di sfoghi, tipo rush cutaneo, con prurito, poi passa.
 
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*junya*
view post Posted on 28/2/2008, 20:29




CITAZIONE (Web75Comeback @ 28/2/2008, 13:05)
giusto dimenticavo, pane e pasta pure quelli gli ho eliminati, mi sembrava di aver dimenticato qualcosa :P CAvolo i più importanti!!
grazie Doc provvederò ad integrare con Miglio, Quinoa ed Amaranto.

Chiedo scusa per la dimenticanza!!! ^_^

e cosa mangiavi? o mangi? mi pare una dieta ristretta no?

@Oro: a cosa serve il Vermox? :blink:
 
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view post Posted on 28/2/2008, 21:09

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Non è ristretta, cambia la qualità, è che si è abituati a mangiare robaccia e se manca quella sembra di dover restare senza cibo.

Ciò che è ristretto è la testa, che è ristretta, quella si :lol:
 
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view post Posted on 29/2/2008, 01:27

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Il Vermox è un farmaco, appunto, antinematodi.

La gente non si accorge di essere piena di vermi vari, di questi tempi, e di non essere immune dai loro effetti patogeni. In particolare il sistema nervoso centrale ne risente, in questo periodo.

Elminti
Gli elminti sono da ritenersi sempre patogeni, anche se possono causare infestazioni asintomatiche, o apparentemente tali.

I più importanti vermi di interesse umano sono:

Ascaris lumbricoides, Trichuris trichiura, Ancylostoma duodenale, Necator americanus, Enterobius vermicularis, Strongyloides stercoralis, Capillaria spp. (C. hepatica e C. philippinensis), Trichostrongylus spp., Schistosoma spp. (S. mansoni, S. japonicum, S. intercalatum, S. mekongi, S. haematobium), Clonorchis sinensis, Opistorchis spp., Paragonimus westermani, Fasciola hepatica, Metagonimus spp, Heterophyes spp., Taenia spp. (T. saginata e T. solium) Hymenolepis nana, Hymenolepis diminuta, Diphyllobothrium latum.
Queste infestazioni da elminti vanno trattate con antielmintici specifici.

Quando fare una indagine

I campioni fecali per la ricerca di parassiti sono utili nelle seguenti circostanze:
> disturbi intestinali aspecifici;
> diarrea infettiva (acuta, protratta, "diarrea del viaggiatore");
> ipereosinofilia (in caso anche con prurito, e talora con lesioni cutanee da grattamento);
> anemia (ma solo per provenienti da zone endemiche, soprattutto Africa);
> bambini asintomatici con uno dei seguenti elementi "di rischio":
– adottati, provenienti o rientranti da Paesi endemici per parassiti;
– a contatto stretto con soggetti dimostratisi parassitati (scuole, famiglie);
– in situazioni epidemiche (scuole, collettività chiuse, campeggi);
– che riferiscono elementi "strani" emessi con le feci.
Nei pazienti immunocompromessi sintomatici, a parte alcuni protozoi peculiari di tale stato immunitario, le infezioni parassitarie possono essere più frequenti e, nel caso, più gravi.
Mentre le parassitosi autoctone sono molto limitate e rare, le parassitosi di importazione sono sicuramente meno infrequenti.
In Italia sono segnalati essere tuttora presenti: G. intestinalis, D. fragilis, tra i protozoi (mentre C. parvum sembra essere rarissimo), E. vermicularis (ma dello scotch-test, vedi oltre), Taenia spp. (T. saginata, di fatto), e, assai di rado segnalati, A. lumbricoides e T. trichiura, tra i vermi.
La maggior parte dei parassiti importati proviene da Paesi dell'Africa soprattutto sub-sahariana, Continente indiano ed Estremo Oriente, Centro e Sud-America, Est-Europa.

Quali indagini fare

Le indagini diagnostiche principali per le parassitosi dell'apparato gastro-intestinali sono:
> l'esame coproparassitologico standard: per più o meno tutti i parassiti;
> lo scotch-test (per E. vermicularis);
> la ricerca mirata di S. stercoralis.
Per altre indagini, più specifiche si rimanda a testi più esaustivi.

Esame coproparassitologico standard

Può rilevare sia cisti che trofozoiti di protozoi, uova o larve di elminti. Prevede la ricerca microscopica dei parassiti direttamente nel sedimento fecale e nel sedimento fecale dopo un opportuno trattamento di concentrazione. Prevede anche l'osservazione microscopica di strisci fecali specificamente colorati (in prima istanza la colorazione di Giemsa). La non esecuzione di strisci colorati non permette di evidenziare alcuni protozoi quali ad esempio D. fragilis. Questo protozoo è spesso sottostimato, ma, al pari di G. intestinalis, può essere responsabile di patologie intestinali anche nel bambino. Inoltre questo esame ha una scarsissima sensibilità nei confronti di E. vermicularis e S. stercoralis.

Scotch-test
Serve per la ricerca di uova di E. vermicularis (Ossiuri) nelle pliche perianali.

Ricerca mirata di S. stercoralis
Va effettuata in situazioni specifiche di "rischio" per una strongiloidiasi; in pediatria, in bambini che abbiano avuto ripetuti contatti, di solito camminando in genere a piedi scalzi, in terreni caldo-umidi (a rischio sono i bambini adottati da Paesi in via di sviluppo), e presentino un aumento della eosinofilia non altrimenti giustificabile.

Come raccogliere i campioni

In tutte le situazioni in cui si sospetta o si vuole escludere una parassitosi intestinale, è necessario raccogliere e analizzare 3 campioni, meglio se a giorni alterni, o, comunque, nell'arco di 7-10 giorni. Soltanto nelle enteriti è solitamente sufficiente un solo campione. Per contro, nel sospetto specifico di una giardiasi o di una enterobiasi è utile analizzare altri 3 campioni, se i primi erano negativi. Talora è possibile osservare vermi interi o parte di essi, sia nei campioni fecali sia spontaneamente eliminati. Può così capitare di reperire vermi adulti di E. vermicularis o di A. lumbricoides, così come proglottidi di Taenia spp. È opportuno fare pervenire sempre tali strutture, osservate dai soggetti stessi, o da un familiare, o dal medico curante, al laboratorio per una identificazione corretta.

 
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*junya*
view post Posted on 29/2/2008, 18:48




molto chiaro e completo. grazie Oro.

A me però è stato detto che il Vermox non è efficace come sembra e ci sono cure alternative che vanno molto più all'origine del problema. ti risulta? grazie :)
 
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view post Posted on 29/2/2008, 20:06

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Ti hanno detto male, il mebendazolo non ha affini in campo naturale, quel che si può fare è la continuazione con sostanze naturali, ma la loro efficacia è più limitata, a meno di non voler uccidere parassiti e ospite.

A parte il fatto che se il Vermox viene usato nei casi in cui non può essere efficace è chiaro che non funzionerà.
 
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*junya*
view post Posted on 29/2/2008, 22:24




ho messo un pò a capire chi fosse l'ospite :huh:

l'ospitante volevi dire Oro?

non mi ricordo dove ho letto che la cura clark è più radicale perchè uccide anche le larve degli amichetti.
 
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view post Posted on 1/3/2008, 21:07

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Si può dire Ospite.

La cura Clark è utile ma nella continuazione, se si tratta di caso acuto.
 
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Web75Comeback
view post Posted on 16/3/2008, 18:48




:huh: :wacko: :blink:
Potenziale valore terapeutico dei cannabinoidi nel trattamento della psoriasi

I cannabinoidi della Cannabis sativa presentano un’azione antinfiammatoria ed inibitoria nei confronti della proliferazione di un numero di linee cellulari tumorigeniche, alcune delle quali sono mediate dai recettori dei cannabinoidi.

I recettori dei cannabinoidi ( CB ) sono presenti sulla cute umana e l’anandamide, un ligando endogeno del recettore CB, inibisce la differenziazione di cheratinociti epidermici.

La psoriasi è una malattia infiammatoria in parte caratterizzata da iperproliferazione dei cheratinociti epidermici.

Ricercatori della Nottingham University hanno valutato il delta-9-tetraidrocannabinolo, il cannabinolo, il cannabidiolo e il cannabigerolo per la loro capacità di inibire la proliferazione delle linee cellulari dei cheratinociti iperproliferanti.

Tutti i cannabinoidi esaminati hanno inibito la proliferazione dei cheratinociti.

Gli agonisti selettivi del recettore CB2, JWH015 e BML190, hanno provocato solo una parziale inibizione, l’agonista non-selettivo CB, HU210, ha prodotto una risposta concentrazione-dipendente.
L’attività di questi agonisti non è stata bloccata dagli antagonisti CB1/CB2.

I risultati hanno indicato che mentre i recettori CB possono avere un ruolo nella proliferazione dei cheratinociti non contribuiscono significativamente a questo processo.

Lo studio ha anche mostrato che i cannabinoidi inibiscono la proliferazione dei cheratinociti e, pertanto, ha fornito elementi per un potenziale ruolo dei cannabinoidi nel trattamento della psoriasi. ( Xagena2006 )

Wilkinson JD, Williamson EM, J Dermatol Sci 2006; Epub ahead of print
Fonte:
http://www.psoriasi-online.net/index.php?s...11827&pageNum=0
 
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59 replies since 23/1/2007, 03:45   1929 views
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