MEGADOSI di vitamina c, effetti collaterali

Posso assicurarti che ciò non può essere dimostrato, anzitutto per la carenza di Zolfo, marcata e grave in ogni individuo affetto da tumore, se i meccanismi legati a Zolfo e/o Glutatione fossero efficienti non si sarebbe verificato il tumore maligno.

Inoltre, quando sia in atto un cancro in forma grave, in stadio avanzato, risulterà sempre danneggiato, anzi devastato il DNA mitocondriale, e non sarà la Vitamina C a restituirgli le capacità necessarie alla guarigione.

Ha parlato, ad esempio, di glucosio, oggi sappiamo che l'insulina non è solo "un elemento che regola lo zucchero" ma anche che stimola la duplicazione cellulare, eccessi insulinemici (sono frequenti proprio a causa dello stile di vita e alimentare normalmente adottati) tendono ad accelerare tale fisiologico evento conducendo ad invecchiamento cellulare precoce (e violento, per così dire), lo scompenso, il dismetabolismo che ne deriva, a livello lipidico e glucidico, si rivelano del tutto favorevoli allo sviluppo e al sostegno del tumore.


Questo tipo di evento non lo si può regolare con il solo uso della Vitamina C.

Non c'è nulla di nebuloso e non riguarda certo solo il tumore, senza Zolfo non esiste Glutatione, lo Zolfo è l'elemento di base che tutte le cellule dell'organismo utilizzano per la detossificazione, nei casi di cancro è sempre carente, in ogni singola cellula.


Io non ho detto di danni di alte dosi, smarta, a parte quelli già chiariti all'inizio in merito a sinergie ed antagonismi, ho posto l'accento sulla impossibilità pratica di risolvere la questione cancro con il solo utilizzo della Vitamina C, che è cosa diversa.

Le dosi così elevate, tra l'altro, si rendono necessarie proprio perchè si assumono troppe sostanze che antagonizzano l'attività della Vitamina alle dosi normali, vanificandola.



Per i danni dimostrati, comunque, quando si trattasse di condizioni sublicniche, intracellulari, di disfunzioni piuttosto che di patologia, essi non possono essere verificati attraverso normali esami o classiche indagini di laboratorio, quindi o si procede con mezzi e strumenti di medicina nucleare ma non li consiglierei oppure si dovranno indagare attraverso tipologie diiverse, e qui si può parlare di CDSA, di Profilo Detox, di profilo degli acidi grassi in piastrine, globuli rossi e bianchi, di mineralogrammi e quanto di altro, di profili aminoacidici, salivari piuttosto che plasmatici, ma con i normali esami a meno che non si tratti di danno già in atto, quindi di condizione già di per se stessa patologica, nopn si troverà granchè, anzi nulla.

Prima del danno dimostrabile con esami o indagini di routine, classiche, molto prima, si verificano condizioni di disfunzione, sempre, queste sono comunque osservabili ad occhio nudo, una banale anamnesi in cui il medico tenga in debita considerazione tutti i segni e i sintomi rilevati, e sono sempre tanti, è sufficiente per capire se è in atto una disfunzione. Certamente, se la visita si riduce a prescrivere esami, o al più visite specialistiche in cui verranno prescritti esami, e ciò che non si rileva dagli esami non esiste, non riusciremo mai a fare opera di prevenzione.

Quindi, non è neppure che servano tanti esami o cose particolari, basterebbe in realtà quella capacità di osservazione che è stata di molto perduta.



Con ciò, se Pauling afferma che una cosa è possibile, non sono certo io a contestare ciò che lui afferma, contesto certe sperimentazioni americane, ma se alla fine avranno ragione spedirò tutti i pazienti negli USA, è sicuro.



Ma per una prevenzione pura, io credo che 6 grammi possano essere considerati sufficienti.



Quel testo di Pauling che pare non trovarsi più in commercio, tu ne sei in possesso? Immagino di si.


Però devo revisionare una cosa che ho scritto, ho trascurato una osservazione che và a favore della seprimentazione, probabilmente.

E' bene non fare due cose alla volta, ci tornerò sopra più tardi.

Non credo, dove posso trovarlo?

e allora scalceremo. Di che tratta? Dopodichè mi prenoto per una visita geriatrica e via che è ora.


Già, come volevasi dimostrare. L'osservazione mancante, a rettifica di mio errore, è che in realtà è difficile stabilire se la carenza o l'inibizione di determinate sostanze come lo zolfo sia sistemica oppure se possa essere limitata, ad esempio in questi casi di cancro, al solo "gruppo cellulare" che ne è affetto, organo o apparato che sia, per cui in teoria il discorso della sperimentazione regge.




Seguiremo i risultati, magari fosse.

Non esattamente: "Rame, Calcio, Magnesio, Manganese, Argento, per dirne solo alcuni, Vitamina K, Vitamina D, alcune del complesso B, aminoacidi vari, inoltre l'eccesso tende a realizzare un eccesso di tutti i nutrienti sinergici che a loro volta spiazzano gli antagonisti e infine tende a inattivarli. La biochimica nutrizionale è una cosa molto complessa, se non la si conosce è bene non giocare con i "nutrienti".

Però l'eccesso genera spesso gli stessi effetti della carenza o difetto.

Vi è da considerare che alcuni elementi possono essere considerati "di transizione" per cui, in base alle condizioni o necessità individuali, possono giocare in sinergia o in antagonsimo oppure avere un ruolo neutro, più difficile.

E' un cosiddetto gioco di squadra.

Comunque ora cerco tutti gli antagonismi conosciuti, avevo fatto un elenco, vediamo un pò.

Dunque, no, per lo Zinco in quanto a vitamine troviamo generalmente in antagonismo la B1, la B10, la B12, la E, la D, Inositolo, considerando che si verificano anche tra essi fenomeni di transizone.

Qui dipende se ti riferisci al solo acido ascorbico, e andrebbe fatto un discorso a parte o al Complesso C naturale a cui io faccio riferimento quando parlo di Vitamina C "integrale". L'azione di rigenerazione di cui parli in relazione alla vitamina E avviene per cessione di un elettrone al radicale α-tocoferossilico.